sabato 5 settembre 2009

CORSO DI CARTAPESTA 2009/2010

 

corso cartapesta

Le tematiche di Terra Madre, che stanno invadendo l’”universo” di Slow Food, saranno ancora protagoniste nella serata che la Condotta Compitese e Orti Lucchesi organizza per GIOVEDI’ 3 SETTEMBRE presso Il Centro Culturale del Compitese a partire dalle ore 21,30.
Dopo la proiezione del film di Ermanno Olmi del luglio scorso il prossimo appuntamento sarà per dar voce alla situazione degli indigeni Roraima, stato Brasiliano situato a nord del paese, incuneato fra Venezuela e Guyana., dove le locali popolazioni hanno subito una vera e propria persecuzione.
Il CO.RO. (Comitato Roraima di solidarietà con i popoli indigeni del Brasile) dal 2001 sta svolgendo un’attività per l’affermazione dei diritti umani, per la realizzazione di progetti locali a tutela della sopravvivenza, di un’economia sostenibile, della cultura, dell’educazione alla salute e dell’ambiente. A questo riguardo assume importanza anche l’attività di sensibilizzazione all’interno della quale si inserisce l’iniziativa del 3 settembre; sarà presente Carlo Miglietta, Presidente dell’Associazione CO.RO. illustrerà la drammatica situazione anche attraverso l’utilizzo di audiovisivi.
La Condotta Slow Food Compitese e Orti Lucchesi sta affiancando la Comunità del Cibo dei Produttori Makuxi di peperoncino rosso di Roraima e intende continuare a realizzare iniziative di supporto a questa Comunità. Roraima, regione dell’Amazzonia dove più forte è la presenza dei popoli indigeni. Il Consiglio dei Popoli indigeni (CIR) riunisce otto etnie, tra cui Yanomami, Makuxi, Wapixana, Wai-Wa. Nato vent’anni fa, oggi comprende più di 20 000 indios. La regione più simbolica è l’area Raposa-Serra do Sol, in cui negli ultimi anni si sono verificati molti episodi di violenza contro gli indios. Qui si produce il peperoncino di varietà malagueta (capsico o pimi ro in dialetto indigeno), il cui uso nei piatti dei Makuxi è antico. Il peperoncino è disidratato, frantumato, raccolto e imballato per il consumo. È in corso un’azione educativa nelle scuole indigene della regione che mira a restituirgli il valore culturale originale, grazie alle pimenteiras, donne dei villaggi makuxi depositarie delle antiche tradizioni.

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