lunedì 30 marzo 2009

DOMENICA 29 MARZO E' STATO PRESENTATO "CAPANNORI ANTHOLOGY" PUBBLICATO DALL'EDITORE GIULIO PERRONE DI ROMA

Quattordici volte Capannori

nottolini

Questi nostri anni, così incerti, così difficili hanno ancora bisogno di storie: anzi, le esigono, in quantità sempre maggiore e di qualità sempre migliore. Per continuare a chiarire agli altri, ma soprattutto a noi stessi, chi siamo e come siamo diventati, da dove veniamo e dove stiamo andando. Le storie sono importanti, importantissime: “La distanza più breve tra un essere umano e la verità è una storia… Una moneta d’oro perduta si ritrova grazie a una candela che vale pochi soldi: la verità più profonda si trova grazie a una semplice storia” (B. Ferrero, Tutte storie).
E, ci avete mai pensato?, un territorio è proprio come un buon racconto: ti narra una storia, ti fa conoscere dei personaggi. Se questo territorio, poi, è quello, assai vasto, di un Comune a fortissima vocazione contadina, che, però, come tutto il resto del nostro Paese, negli ultimi trenta anni ha conosciuto profonde e radicali trasformazioni nei suoi assetti produttivi, economici, sociali, culturali, allora le trame si infittiscono, si complicano e i personaggi si moltiplicano. Al punto che per raccontare Capannori è stato necessario ricorrere a una corposa antologia: quattordici racconti per quindici scrittori, originari di Capannori, che in questi luoghi hanno vissuto la loro infanzia, giovinezza e prime esperienze, oppure che tra la Piana e le colline hanno conosciuto vicende rimaste significative nella loro esistenza. Non fa meraviglia, quindi, se il fil rouge che percorre le pagine di questa antologia si ritrova proprio in un forte senso di appartenenza alla propria terra di origine, alle proprie radici. Radici profonde, radici fatte di zolle, conficcate nella terra del Comune rurale più grande d’Europa. Radici  ancestrali, un attaccamento perfino un po’ morboso al luogo e alla casa natali (G. Parenti, Vertigine Marcheschi).
Un legame talora ambivalente, di amore e odio, come nel caso di Camera Iperbarica di U. Salvoni: “Capannori sembrava un fungo atomico sulla carta geografica attaccata all’aula delle elementari…” dice il  protagonista che soffre del senso di inferiorità di vivere nel contado di Lucca, ma, allo stesso tempo, è orgoglioso della sua terra e, anche se si trasferirà all’estero per lavoro, ha come obiettivo tornare a vivere nella soffitta di corte Baroni, a Lammari.
Per la protagonista di Capannori per me di G. De Luca, la propria terra d’origine  è solo ‘una macchia in mezzo ad una carta geografica,…’, ma lì sempre ritorna con senso di nostalgia anche dopo aver girato mezzo mondo. Un attaccamento forte, imprescindibile, che in questo racconto diventa una vera e propria dichiarazione d’amore. 
E’ come se i campi, le colline coltivate a olivi, i fiori, il sole di Capannori esercitassero il potere di un benefico sortilegio.  Un luogo quasi magico dove la vita è ancora a misura d’uomo e nel Volo di L. Di Pontearriva  addirittura ad avere un potere demiurgico.
Capannori è raccontata attraverso i suoi simbolici luoghi fisici: le ville storiche, le Pizzorne, i Monti Pisani, i torrenti e i laghetti (si legga in proposito Una pesca fortunata di Romano Morotti), il Padule e i luoghi del cuore;  le corti dove si allevano le mucche, si ripone il fieno, si tirano quattro calci al pallone e i barinidi paese, come Il Mattaccio, il circolino di Tassignano, sempre in bilico tra la realtà quotidiana delle interminabili partite a scopone o a tressette degli avventori di sempre e le aspirazioni, un po’ velleitarie, dei più giovani a trasformarlo in un centro sociale sul modello delle più avanzate esperienze metropolitane (M. Parenti, Il Mattaccio. Approdi e naufragi)
Sospesa tra tradizione e modernità, Capannori, con raccolta mestizia e un filo di speranza, ora scopre nel proprio seno i figli della globalizzazione e dei rapporti inuguali tra il Nord e il Sud, l’ Occidente e l’ Oriente (M. Cecchetti, Al castello), ora fa i conti con i  i frutti avvelenati dell’avvento improvviso di costumi e stili di vita fin troppo disinvolti e disinibiti (M. Antonetti, Pam…6 morto).
E Capannori significa anche Capannoresi, donne e uomini, industriosi e pazienti, coraggiosi e intraprendenti. Quelli di ‘appena ieri’, nelle loro umanissime grandezze, passioni e miserie, con affettuosa ironia che sa farsi condivisione e ‘simpatia piena d’amore’, ce li raccontano D. Toschi, Marliesi di Piaggiola, S. Bartolini, Gli ultimi Capitani e G. Dovichi, Binda.
Capannori, poi, è anche terra di luoghi densi di mistero: talune lande ancora desolate, certe ville appartate e impenetrabili dietro i loro muri di cinta, capannoni industriali in disuso e abbandonati da anni, piccoli cimiteri di campagna circondati da un’ aura oscura… Ghiotti materiali narrativi che non potevano sfuggire a un paio dei nostri Scrittori (R. Giorgi Consorti, Per gioco e per amore; G. Gemignani Marchi, Vietato l’ingresso ai fantasmi: anzi Scrittrici, vorrà forse dire qualcosa?) che rielaborano questi dati alla luce della recente, diffusa sensibilità per la narrativa di mistero e d’indagine.
Può mancarti, Capannori? Quali le ragioni del fascino sottile esercitato “da questa macchia in mezzo al nulla delle carte geografiche”? Tocca ai due Autori più giovani ospitati in questa raccolta (M. Karakri e M. Poccioni, I cieli di Tofori Dialogo capannorese)  rispondere: “niente è meglio del sano ozio nella campagna toforese”, e in fondo, “casa” è dove ti senti davvero bene!

Lorella Sartini
Luciano Luciani

vedi invito fronte

vedi invito retro

  Gli autori di Capannori Anthology: storie capannoresi

VEDI LE FOTO: Presentazione libro Capannori Anthology

domenica 29 marzo 2009

PIUME AL VENTO

Raduno Bersaglieri

Nonostante la pioggia si è svolto domenica 29 marzo a Capannori il 3° “Raduno interprovinciale dei Bersaglieri”. Nel corso della mattinata il sindaco, Giorgio Del Ghingaro, ha consegnato le medaglie di “Capannori Trentanni” ad alcuni bersaglieri tra cui il presidente regionale dall’Associazione nazionale dei Bersaglieri, Alfio Coppi, al presidente della sezione di Lucca, Umberto Stefani e al vice presidente della sezione lucchese, Marco Natalini, in rappresentanza di tutti i bersaglieri di Capannori. Erano presenti anche, in per la Provincia di Lucca, il presidente del consiglio, Giovanni Gemignani e, per il Comune di Lucca, l’assessore Antonino Azzarà, oltre a membri di vari associazioni. La giornata, che ha visto molte iniziative, si è conclusa nel pomeriggio con il concerto delle Fanfare.

VEDI LE FOTO: 3° RADUNO BERSAGLIERI INTERPROVINCIALE

lunedì 23 marzo 2009

SCOPERTURA TARGA NEL SALONE DEL CENTRO CULTURALE DI TASSIGNANO IN ONORE DI AMATO PARDI

scoperturatarga[1]

Si è svolta sabato scorso al Centro Culturale di Tassignano la cerimonia di commemorazione di Amato Pardi, uno dei fondatori del Centro, prematuramente scomparso nel 1997.
Un momento di grande emozione, al quale, oltre  al sindaco, Giorgio Del Ghingaro, sono intervenuti membri del Centro Culturale, insieme ad amici e conoscenti di Pardi.
La serata è stata presentata da Luciano Luciani e  si è aperta con i saluti del presidente del Centro Culturale di Tassignano, Luano Giusfredi ed è poi  proseguita con la lettura di una lettera inviata nel 1986 all’allora presidente del Centro. Dopo la lettura di una lettera di Eugenio Baronti è intervenuto il sindaco Del Ghingaro, che ha  illustrato il progetto di riqualificazione del Mattaccio con la realizzazione della “Cittadella della cultura”.
Successivamente ha avuto luogo la scopertura della  targa in ricordo di Pardi  collocata nel salone dell’edificio. Alla cerimonia  è intervenuto anche il figlio di Pardi che ha pronunciato un breve discorso in memoria del padre.
Amato Pardi morì, all’età di 41 anni, il 5 novembre 1997. Fu uno dei fondatori del Centro Culturale di Tassignano e tra i più attivi nel corso degli anni. Lavorava alle Poste ed era impegnato nel sindacato. Amava anche scrivere: fu nella redazione di due giornali: “Paese Aperto” e “Luna Nuova”.

Capannori, 23 marzo 2009

La strada del cuore

VEDI LE FOTO: Intitolazione del salone del Centro Culturale Tassignano ad Amato Pardi

sabato 21 marzo 2009

IL SINDACO HA NOMINATO "GLI AMBASCIATORI DI CAPANNORI"

NOMINA AMBASCIATORI

Il riconoscimento è andato a 16 personalità di origini capannoresi o che vivono nel comune che si sono distinte in vari ambiti contribuendo a valorizzare Capannori

Si è svolta sabato 21 marzo nell’ambito della XX Mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia, presso la sala conferenze del Centro Culturale Compitese, la cerimonia di nomina degli “ambasciatori di Capannori”.
Il riconoscimento è andato a 16 persone che hanno portato in alto nel mondo il nome di Capannori in campi quali l’economia, la ricerca, il volontariato, la cultura, l’arte, la diplomazia internazionale e lo sport. Alcuni di loro sono originari di Capannori, altri, invece, vi hanno stabilito la residenza o vi vivono.
Gli ambasciatori sono stati nominati dal sindaco, Giorgio Del Ghingaro, alla presenza del comitato d’onore di Capannori Trentanni, che ha scelto, nel corso di varie riunioni, le persone a cui conferire questa onoreficenza. Per il comitato ha parlato Silvana Giambastiani. Il primo cittadino ha consegnato ai “premiati” una pergamena e la riproduzione di un’antica chiave.
“La nomina degli ‘ambasciatori di Capannori’ è il dovuto riconoscimento ad alcune persone che hanno contribuito a far conoscere il nome di Capannori in tutto il mondo grazie alle loro importanti opere in rilevanti settori della nostra società – ha dichiarato il sindaco, Giorgio Del Ghingaro -. Fra loro troviamo capannoresi di nascita che hanno riscosso successo al di fuori del comune e personaggi illustri in vari settori che hanno scelto il nostro comune come luogo in cui vivere, attratti dalla bellezza del territorio e dalla vita tranquilla legata alle tradizioni e ai valori che ancora sopravvivono in alcune frazioni. Per questo sono preziosi testimoni e danno particolare lustro a Capannori nei loro frequenti contatti con altre realtà e rappresentano una ricchezza in termini di creatività.
Queste nomine – ha concluso il primo cittadino – si svolgono all’interno di una manifestazione, quella della Mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia, che è anch’essa di rilevanza internazionale per il proprio valore turistico-culturale. Siamo onorati che Capannori, un comune dalle mille bellezze, dove convivono l’anima tradizionale legata all’agricoltura e ai prodotti tipici e quella più moderna delle tante piccole e medie imprese, sia la terra di queste illustri personalità. A loro va il nostro auspicio di altri importanti successi che porteranno ancora più in alto il nome di Capannori”.
La cerimonia si è conclusa con omaggio musicale a Georg Friedrich Händel ad opera di alcuni allievi della Civica Scuola di Musica, diretti da Paolo Antonio Tommasi.
Quella di oggi (sabato 21) è la prima nomina degli “ambasciatori di Capannori”. L’amministrazione comunale ha deciso che ripeterà ogni anno questo riconoscimento.

Chi sono gli ambasciatori di Capannori

Marco Bianucci, fisico del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto Nazionale per la Fisica della Materia di Parma
Motivazione: perché giovane e brillante studioso di fisica presso l’Università di Pisa, nonostante i gravosi impegni dell’indagine sistematica e della sperimentazione, è rimasto profondamente legato al territorio d’origine e lo ha fatto oggetto di interessanti proposte relative ai modi di viverlo, praticarne la trasformazione e l’ammodernamento.

Enrico Cecchetti, nato a Capannori nel 1954, laureato in scienze politiche, è stato consigliere provinciale e comunale a Lucca negli anni ’90, consigliere della Regione Toscana dal 1995 al 2005 con incarico di vice presidente del Consiglio Regionale dal 2001 al 2005; è nel cda della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. E’ nato nel 1954 e vive a San Colombano.
Motivazione: per aver sempre rappresentato le ragioni e gli interessi della propria terra nelle importanti Istituzioni rappresentative ed economiche di cui ha fatto e fa ancora parte, senza chiusure municipalistiche, anzi con uno sguardo sempre aperto alla realtà regionale, all’Europa e al progresso dei popoli lontani e meno fortunati.

Valerio Cecchetti, fondatore associazione Lucchesi nel Mondo. Abita a Lammari
Motivazione: per aver continuato a tessere, con pazienza e tenacia, nel corso degli anni una fitta trama di relazioni tra la propria terra e quanti, per necessità o per scelta, l’hanno lasciata senza, però, mai dimenticarla.

Don Emilio Citti, esperto di storia e cultura locale. E’ parroco di Gragnano e San Martino in Colle. E nato nel 1948 ed è stato ordinato sacerdote il 28 giugno del 1975.
Motivazione: perché, coltivando per lunghi anni, con passione e competenza, la ricerca storica locale, ha saputo recuperare all’attenzione degli studiosi e del più ampio pubblico dei Lettori, le radici complesse del nostro territorio, i suoi piccoli e grandi protagonisti, le profonde ragioni del nostro essere, qui e ora, quello che siamo.

5. e 6. Gil Cohen e Paul Gervais, architetti paesaggisti, proprietari di Villa Massei a Massa Macinaia
Motivazione: perché scegliendo Capannori come loro stabile residenza, hanno saputo creativamente cogliere e valorizzare tutte le opportunità offerte dai nostri luoghi tanto sul piano della produzione artistica, quanto su quello della cultura materiale.

Carla Frediani, missionaria a Nyarurema in Rwanda da circa 30 anni, dove segue centri nutrizionali e comunità di donne. E’ originaria di Castelvecchio di Compito.
Motivazione: perché nella propria concreta esperienza di vita interamente dedicata agli altri ha saputo interpretare con pienezza lo spirito profondo del popolo capannorese, da sempre, per storia e cultura, abituato a condividere tutti gli atti e i gesti sinceramente ispirati ai fondamentali valori di giustizia, umanità e solidarietà.

8. Alan Friedman, Giornalista di economia globale, autore e noto personaggio televisivo, nel 2003 è editorialista del Wall Street Journal Europe e commentatore per CNBC Europe. Presidente dell’International Herald Tribune Television e corrispondente per l’economia dell’omonimo giornale per un decennio, dal 1979 al 1993 ha lavorato per il Financial Times di Londra. Per la televisione italiana ha creato e condotto una serie di programmi economici di successo trasmessi su Rai 3 e RAINEWS24. Abita nel capannorese
Motivazione: perché, autorevole giornalista economico, impegnato a rendere comprensibile ai Lettori europei e statunitensi le complesse questioni dell’economia e della finanza al tempo della globalizzazione, ha voluto scegliere Capannori come sua abituale residenza: in questo modo, si è reso prestigioso testimone della qualità della vita del nostro territorio, garantendogli visibilità e risonanza internazionali.

Laura Mansi Salom, presidente dell’associazione “Ville e Palazzi Lucchesi”.
Motivazione: per avere operato con intelligenza e sensibilità, non disgiunte da un felice spirito imprenditoriale, al fine di restituire alla fruizione collettiva quel ‘bene dell’umanità’ rappresentato dalle grandi dimore di campagna della Lucchesia e i loro straordinari tesori artistici, paesistici, ambientali.

Eros Pagni, attore di teatro, cinema e televisione. In ambito cinematografico di lui si ricordano le interpretazioni in film di Dario Argento (Profondo Rosso), Luigi Comencini, Mario Monicelli, Nanni Loy, Ettore Scola e Luigi Magni (Signori e signori, buonanotte) e Tonino Cervi (Il Malato immaginario, assieme ad Alberto Sordi). Memorabile il suo doppiaggio del sergente maggiore Hartman in “Full metal jacket” di Stanley Kubrick. E’ nato nel 1939 e vive nel capannorese.
Motivazione: maestro riconosciuto dell’arte drammatica, interprete teatrale e cinematografico di una vastissima galleria di personaggi, resi sempre con straordinaria finezza psicologica e ricchezza di umanità, dopo ‘essersi fatto capannorese’ ha voluto partecipare a numerose iniziative culturali ‘di base’ nate nel nostro territorio, contribuendo sempre al loro successo con la sapienza di memorabili interpretazioni.

Francesca Pardini, imprenditrice
Motivazione: per avere, con la propria attività professionale, qualificato, valorizzato e contribuito a rendere visibili le tradizionali caratteristiche di larga ospitalità e calda accoglienza da sempre proprie della gente capannorese.

Franco Pegonzi, scultore, è nato nel 1939 e vive da molti anni a Lunata. Ha specializzato la sua attività con lavori in marmo, granito, bronzo e ferro battuto ed esegue grandi opere pubbliche in Italia, Francia, Germania, Grecia e Corea.
Motivazione: perché, scultore di fama internazionale, ha eletto Capannori a suo luogo di residenza, significando in questo modo all’intero mondo dell’arte, ai suoi protagonisti ed estimatori, l’importanza del nostro territorio non solo come felice ambiente di vita, ma anche come fonte continua d’ispirazione e creatività.

Albano Pera, commissario tecnico nazionale di fossa olimpica, ha conquistato la medaglia d’argento nella specialità “double trap” alle olimpiadi di Atlanta nel 1996. E’ nato nel 1950 a Segromigno in Monte.
Motivazione: per aver sempre degnamente rappresentato il luogo d’origine e d’appartenenza ai più alti livelli dell’agonismo olimpico.

Renzo Sabbatini, professore di Storia moderna presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo dell'Università di Siena, è autore di numerosi saggi e volumi. E’ nato nel 1952.
Motivazione: per aver illustrato, con i suoi lavori storici di alto profilo scientifico, sia i processi economici, sociali e politici che in età moderna hanno reso prospera e illustre la città di Lucca, sia gli eccezionali protagonisti di tali vicende, mercanti, imprenditori, amministratori, artefici, talora in tempi difficili, di coraggiose politiche di benessere, sicurezza e civiltà.

Pietro Sebastiani, capo della Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni delle Nazioni Unite in Roma (FAO - IFAD). Nato a Capannori nel 1957, prima di ricoprire questo incarico è stato Consigliere Diplomatico del Presidente della Camera dei Deputati.
Motivazione del riconoscimento: Dopo aver ricoperto importanti incarichi presso prestigiose sedi diplomatiche è oggi Ambasciatore, Rappresentante Permanente d'Italia presso le Organizzazioni delle Nazioni Unite in Roma: il largo e riconosciuto successo professionale pone dunque questo capannorese di nascita nelle migliori condizioni per rappresentare davvero a tutto il mondo il territorio comunale, la sua storia, le sue tradizioni, il suo spirito d’accoglienza.

Larry Vigon, illustratore (ha disegnato anche alcune copertine degli album dei Beatles), abita nel capannorese
Motivazione: perché, illustratore e grafico di fama internazionale, decidendo di eleggere Capannori a suo nuovo luogo di residenza, ha optato anche per un nuovo mondo di forme e di colori che non potranno non sollecitare ulteriormente la sua riconosciuta e universalmente apprezzata sensibilità artistica.

Capannori, 21 marzo 2009

VEDI LE FOTO: IL Sindaco ha nominato gli Ambasciatori di Capannori

mercoledì 11 marzo 2009

CAPANNORI - PRIMA TAPPA TIRRENO-ADRIATICO

premiazione[1]

E’ stato il sindaco, Giorgio Del Ghingaro, a premiare il vincitore della prima tappa della Tirreno-Adriatico (Cecina-Capannori), il francese El Fares Julien, classe 1985. Il corridore della squadra “Cofidis, Le credit en ligne”, oltre alla tappa, si è aggiudicato anche tutte le quattro maglie della corsa: quella blu della classifica generale, quella ciclamino della classifica a punti, quella verde del Gran Premio della Montagna e quella bianca della classifica dei giovani.
Oltre al primo cittadino, El Fares, ciascuna delle volte che è salito sul palco, è stato premiato, rispettivamente, dall’assessore comunale allo sport, Giuseppe Bandoni, dal presidente della sezione lucchese della Federciclismo, Gianfranco Battaglia, dal presidente del consiglio comunale, Giuseppe Fanucchi, e dall’assessore provinciale allo sport, Valentina Cesaretti.
Al termine della cerimonia di premiazione, l’organizzazione della gara, Rcs sport, ha donato al sindaco, Giorgio Del Ghingaro, un gagliardetto di colore rosa come ricordo dell’evento odierno.

VEDI LE FOTO: Capannori - Prima tappa della Tirreno-Adriatico Parte1

VEDI LE FOTO: Capannori - Prima tappa della Tirreno-Adriatico Parte2
 
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